Come selezionare le gare d’appalto ad offerta economicamente più vantaggiosa ?
Prendendo come riferimento il periodo dal 2015 al 2018, abbiamo redatto 236 offerte tecniche ottenendo 65 primi posti 70 secondi posti, e 40 terzi. complessivamente lo studio è risultato nei primi tre posti per il 74,05% vincendo per il 27,54%, classificandosi secondo per il 29,66% e terzi per il 16,95%
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Questo articolo vuole essere una “guida” per le imprese che hanno investito o stanno per investire un budget da dedicare alle gare d’appalto ad offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV).
Per questa tipologia di procedura, le imprese devono investire importi più sostanziosi rispetto alle procedure del minor prezzo, poiché deve essere prodotta l’Offerta Tecnica Migliorativa. Per cui è di notevole importanza la fase di studio e selezione delle gare d’appalto ad OEPV a cui si vuole partecipare.
Cos’e l’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV)
L’offerta economicamente più vantaggiosa è una delle procedure definite dal codice dei contratti D.Lgs. 50/2016 e smi per l’aggiudicazione degli appalti pubblici. L’art. 95, comma 2, prevede che, nel rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione e di parità di trattamento, le stazioni appaltanti aggiudicano gli appalti sulla base del criterio dell’OEPV individuato sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
In altri termini, la differenza rispetto al criterio del minor prezzo, in cui l’impresa deve solo indicare un ribasso economico da applicare all’importo dei lavori, nel caso dell’OEPV la procedura è più complessa e articolata.
Per queste procedure, nei disciplinari di gara vengono definiti dei criteri qualitativi (il contenuto dell’OEPV), ovvero è premiata la qualità di ciò che si migliora nel progetto posto a base d’asta, e dei criteri quantitativi dove bisogna solo ridurre quantità (generalmente tempi di esecuzione lavori e importo).
Sia per i criteri qualitativi che quantitativi sono attribuiti dei punteggi, in cui nella stragrande maggioranza dei casi, i criteri qualitativi hanno un punteggio notevolmente superiore a quelli quantitativi. Per cui l’Offerta Tecnica o Progetto Migliorativo deve essere preparata attentamente.
I criteri qualitativi sono discrezionali, i cui punteggi sono attribuiti da una commissione giudicatrice formata da tecnici (Ingegneri, Architetti, Geometri) che in base al confronto tra le Offerte Migliorative, attribuisce un punteggio. I
l punteggio più alto dovrebbe essere attribuito al miglior Progetto Migliorativo.
Come deve ragionare un imprenditore
Deve definire annualmente un budget da dedicare alle gare d’appalto ad OEPV, considerando che la probabilità di aggiudicazione è molto variabile in funzione di tanti fattori (importi, enti, categorie SOA, aree geografiche, criteri e sub criteri di valutazione dell’offerta tecnica, certificazioni richieste, etc.). Per tale ragione è di fondamentale importanza la fase di selezione di una gara ad OEPV.
Generalmente consiglio quelle gare d’appalto in cui vi è una naturale selezione dei concorrenti (specifiche categorie SOA, certificazioni particolari) e sconsiglio quelle che consentono a qualsiasi operatore economico di partecipare.
Come valutare una gara in base al bando e disciplinare di gara
La fase di selezione di una gara d’appalto ad OEPV viene effettuata attraverso lo studio del bando e disciplinare di gara. I fattori da analizzare sono: l’importo, categorie SOA, certificazioni, criteri di valutazione dell’offerta tecnica, offerta economica e temporale. Affrontiamo separatamente ognuno di questi aspetti.
L’importo dell’appalto è il primo fattore da stimare, è da considerare che al crescere dell’importo cresce l’esborso economico da affrontare per la preparazione dell’offerta tecnica e il numero di concorrenti, dato che l’interesse viene suscitato anche da imprese che distano diversi chilometri dalla zona oggetto dei lavori.
Bisogna inoltre considerare che ad importi alti partecipano imprese sempre più strutturate e studi di progettazione qualificati. Per cui, per tali gare, è di fondamentale importanza affidare la redazione dell’Offerta Tecnica a studi specializzati e con esperienza nella redazione di Offerte Tecniche Migliorative.
Le categorie SOA rappresentano il primo criterio di selezione naturale. Gare con categorie SOA “particolari”, magari SIOS (es. OS32, OS13, etc..) prevedono procedure con pochi concorrenti. Capisco che spesso bisogna ricorrere ad una RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese), quando generalmente le imprese preferiscono partecipare da soli per varie ragioni, però bisogna considerare che, ad esempio, in una gara d’appalto con sola OG1 in cui certamente parteciperanno molti più concorrenti di una medesima gara in cui alla OG1 è associata anche una OS13 e OS32.
Grossomodo è possibile fare lo stesso discorso per le certificazioni richieste nella documentazione amministrativa (es. 14001, 18001, EMAS, Rating di legalità, etc.). Queste certificazioni hanno un costo, non solo per ottenerle, ma anche per mantenerle, però consentono una selezione naturale dei concorrenti. Chi non le ha non può partecipare!
Per i criteri di valutazione dell’Offerta Tecnica (criteri qualitativi), i parametri da tenere in considerazione sono tanti e presentano tante piccole sfaccettature.
Partiamo dicendo cosa bisogna evitare…
Criteri di valutazione generici, in cui l’ente non ha ben definito ciò che bisogna migliorare nel progetto posto a base di gara. L’esempio classico sono i criteri in cui si richiede miglioramento della durabilità, qualità, ciclo di vita, gestione e manutenzione dell’opera etc., criteri del tutto generici senza individuare una chiara parte dell’opera da migliorare. Magari ci si concentra sugli impianti, quando in realtà l’ente preferisce una migliore qualità delle pavimentazioni.
Elaborati estremamente limitati. Vengono richieste relazioni e grafici in pagine, numero e formato limitato, il che è una cosa giusta, garantisce la parità di trattamento e rende le offerte comparabili tra loro. Alcune volte capita che sono veramente troppo sintetici. Queste sono gare da scartare!
Spesso anche nei criteri di valutazione vengono richieste le certificazioni, alle quali è attribuito un punteggio, generalmente qualche punto, dai 2 ai 10. Magari si potrebbe pensare che se sono pochi punti vale comunque la pena partecipare, spingendosi di più sull’offerta tecnica ed economica. Però bisogna pensare anche che se un ente ha inserito delle certificazioni nell’offerta tecnica è perché preferisce un’impresa maggiormente strutturata, che gli dia maggiori garanzie sull’appalto. Per cui la commissione potrebbe comunque penalizzarvi sugli altri criteri di valutazione semplicemente perché non avete queste certificazioni. Chiaramente ciò non può essere generalizzato a qualunque gara, però è un fattore da considerare nella scelta della gara ad OEPV.
Per i criteri di valutazione economica e temporale (criteri quantitativi) la prima cosa da verificare è il punteggio assegnato a tali criteri e le relative formule. Se all’offerta economica sono assegnati meno di 15 punti e magari con una formula che attribuisce il punteggio in base all’importo e non al ribasso percentuale, non è consigliabile partecipare. Ciò significa che l’offerta economica è insignificante, come se non ci fosse; in altri termini sono valutati solo i criteri qualitativi ossia i criteri discrezionalmente valutati dalle commissioni giudicatrici…
Se poi a tale condizione si unisce il criterio temporale che prevede un tempo minimo, i criteri quantitativi si annullano totalmente. Difatti quando l’offerta temporale prevede un tempo minimo al di sotto del quale i concorrenti non possono scendere, tutte le imprese offriranno il medesimo tempo minimo (come generalmente capita) prendono lo stesso punteggio.
Questo articolo rappresenta una sintesi degli aspetti che analizzo con i miei clienti nella selezione delle gare d’appalto ad OEPV.
Saper selezionare le gare d’appalto aumenta notevolmente le probabilità di aggiudicazione!
Ing. Vincenzo Gliottone